Pagelle Dwars Door Vlaanderen 2018: Quick-Step micidiale, Vanmarcke sprecone, Valverde sorprendente, GVA e Benoot sorpresi
Yves Lampaert (Quick-Step Floors), 10: Corre da capitano navigato, sfruttando al meglio lo strapotere di una squadra che vede in Zdenek Stybar (8) e Niki Terpstra (7,5) due stopper d’eccezione. Perfetto in ogni suo movimento, non sbaglia niente e coglie l’attimo perfetto per involarsi verso il meritato successo solitario. Da gregario di lungo corso sa che non deve sbagliare quando gli capita un’occasione, infatti non sbaglia.
Mike Teunissen (Team Sunweb), 9: Forse il più sottovalutato del gruppetto, è lui a vincere la volata che in altre condizioni gli sarebbe probabilmente valsa la vittoria. D’altro canto, è lui a non voler chiudere sul vincitore, quando lo aveva ad appena due metri davanti. Un errore di inesperienza, che comunque poco toglie alla sua ottima prestazione.
Sep Vanmarcke (EF-Drapac), 8,5: Forse era il più forte, come spesso accade sul pavé, ma la sua troppa generosità, così bella da vedere, gli si ritorce contro ancora una volta. Lotta, s’impegna e getta la spugna con gran dignità. Da lui però ci si aspetta ancora che possa prendersi quei successi che indubbiamente merita. Non sono queste le corse che gli cambierebbero la nomea di eterno piazzato, ma cominciare a vincere gli farebbe sicuramente bene, moralmente e tatticamente.
Alejandro Valverde (Movistar), 8: Un talento come il suo può brillare ovunque. Oggi lo ha dimostrato per l’ennesima volta con una prestazione convincente, accorta e generosa, che lo ha visto seguire i migliori in (quasi) ogni movimento, anche nei tratti più duri. Ci ha provato anche in prima persona, dimostrando ancora una volta di avere un’altra mentalità rispetto a qualche anno fa. Meno stressato e più pronto all’impresa.
Edvald Boasson Hagen (Dimension Data), 7,5: Il grande battuto del gruppetto di testa è probabilmente lui, che con il suo spunto veloce è capace di vincere anche volate di gruppo. Il fatto che concluda in quarta posizione, mostra comunque quanto fosse stanco e provato dopo una bella corsa, in cui ha saputo riscattare le difficoltà delle ultime uscite. È in crescita e non va sottovalutato per i prossimi grandi appuntamenti.
Mads Pedersen (Trek-Segafredo), 7,5: Anche lui non è senza colpe quando parte Lampaert, ma è stato tra coloro che hanno speso di più nell’attacco, muovendosi anche in precedenza per rientrare su altre azioni. Non poteva essere ovunque. Gli serve dunque più esperienza, ma il talento ce l’ha messo eccome.
Tiesj Benoot (Lotto Soudal), 7,5: Altra ottima prestazione del vincitore delle Strade Bianche. Sbaglia le tempistiche e si ritrova malamente a lottare per un piazzamento, per il quale spende forse anche troppo, ma ha il merito quantomeno di non arrendersi e di volerci provare in tutti i modi. Sarà un cliente molto scomodo domenica.
Greg Van Avermaet (BMC), 7: Meglio. Sembra ancora lontano dal dominatore della passata stagione, ma almeno oggi si fa notare spesso per rilanciare l’azione, che sia per attaccare o per inseguire. Il risultato non è di certo all’altezza del palmares che si è costruito, eppure può guardare con rinnovata fiducia alle prossime corse.
Jasper Stuyven (Trek-Segafredo), 7: Il belga appare in crescita, anche se nel finale sembra più stanco di quanto si potrebbe aspettare da un corridore che è potuto rimanere parecchio a ruota. Anche la volata è un po’ deludente, ma la prestazione resta buona nel complesso.
Gianni Moscon (Sky), 7: Rimasto presto solo, ma senza condizionamenti dalla sfortuna, il talento azzurro se la gioca con i migliori. È tra coloro che perdono l’attimo, forse non il più brillante, ma ci mette tutta la grinta che ha per confermare che queste son sicuramente le sue corse.
Timo Roosen (LottoNL-Jumbo), 7: Il meno atteso là davanti, ma il passistone neerlandese non sfigura, senza tirarsi indietro per lavorare. Chiude abbastanza affaticato, ma in corse più lineari, con meno muri e più pavé (leggasi Roubaix) può essere un outsider interessante al quale sarà meglio non concedere troppo spazio.
Magnus Cort Nielsen (Astana), 6,5: Conquista l’aneddotica volata del gruppo per la 14ª posizione. Segno di un buon stato di forma che forse avrebbe potuto sfruttare meglio, anche con il supporto di una squadra mancata nel supportarlo visto che già prima non era stata in grado di farsi trovare pronta al momento decisivo. Anche oggi non si arrende e si sciroppa a lungo un inseguimento disperato per non sentirsi battuto in partenza.
Tony Martin (Katusha-Alpecin), 6,5: Spende molto, probabilmente troppo, al momento sbagliato. Quando i big cambiano ritmo non ne ha più e deve lasciarli andare, ma se queste son le premesse, con il giusto tempismo, può essere un corridore in grado di emergere e creare grattacapi a tutti vista la sua potenza.
Luke Rowe (Sky), 6,5: Pensando a dove sarebbe dovuto essere in questo momento, almeno secondo le previsioni iniziali dei medici dopo il terribile infortunio della passata stagione, vederlo all’attacco e concludere comunque con un discreto 22° posto, è decisamente da applaudire.
Heinrich Haussler (Bahrain-Merida), 6,5: Per uno come lui anche il risultato odierno non è eccezionale, ma anche lui arriva da lontano. Sapendosi battuto, prova a sua volta a muoversi per anticipare, confermando uno stato di forma crescente.
Luke Durbridge (Mitchelton-Scott), 5: Voleva fare una corsa aggressiva, invece si limita a una sparata, dopo la quale non si vede praticamente più, facendosi surclassare quando la corsa entra nel vivo.
Edward Theuns (Team Sunweb), 5: Il bilancio della squadra è sostanzialmente salvato dal giovane compagno, ma quello era probabilmente il suo ruolo. Resta invece lontano dalla bagarre nei momenti decisivi, di certo non di buon auspicio.
Ian Stannard (Sky), 5: Non sono queste le sue corse, ha bisogno di meno salite e più pavé, ma resta sempre lontano dal vivo della corsa. Anche solo in supporto di Moscon ci si poteva aspettare qualcosa in più.
Alexander Kristoff (UAE Team Emirates), 4,5: Era sembrato in ripresa, ma oggi nuovamente non si vede. Se si sta nascondendo lo sta facendo molto bene.
Wout van Aert (Véranda’s Willems-Crelan), sv: Investe in pieno un addetto alla sicurezza, finendo rovinosamente a terra. Fortunatamente non sembra essersi fatto granché e si riporta rapidamente in gruppo, ma è in coda quando esplode la bagarre e rientrare era quasi impossibile, soprattutto se ancora frastornati per il volo.
Oliver Naesen (Ag2r La Mondiale), sv: Una caduta lo taglia fuori e lo costringe al ritiro. La speranza è che possa tornare domenica.
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